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Agatha Christie

 Agatha Christie la regina del giallo

Immagine realizzata con l'I.A.


Agatha Mary Clarissa Miller è nata a Torquay il 15 settembre 1890, Agatha Christie divenne in seguito, e mantenne il nome.


È conosciuta per I suoi 66 romanzi gialli e 14 raccolte di racconti, tanto quanto per l’opera teatrale più longeva al mondo: The Mousetrap (Trappola per topi). È l'opera teatrale con più repliche di tutti i tempi, in scena dal 1952. Sono stati venduti più di un miliardo di copie in lingua inglese e un miliardo tradotti. Avrete sicuramente sentito parlare di Assassinio sull’Orient Express o Dieci piccoli indiani, così come famosissimi sono i suoi investigatori, Hercule Poirot e Miss Marple.

L'infanzia e gli inizi

Agatha è stata istruita a casa, da suo padre. Sua madre, Clara, che era un'eccellente cantastorie, non voleva che imparasse a leggere fino all'età di otto anni, ma Agatha, annoiata e unica bambina a casa imparò a leggere da sola a cinque anni.

Suo padre morì quando Agatha aveva solo undici anni a causa di una serie di infarti.

Clara, sua madre, ne fu sconvolta e Agatha le si avvicinò di più.


All'età di 18 anni si divertiva a scrivere racconti, alcuni dei quali furono pubblicati, dopo attenta revisione, nel 1930, con l’amico di famiglia e autore Eden Philpotts che offrì consigli accorti e costruttivi.

Fu nel 1912 che Agatha incontrò Archie Christie, un aviatore qualificato che aveva chiesto di unirsi al Royal Flying Corps. Entrambi volevano ardentemente sposarsi ma non avevano soldi.

Si sposarono la vigilia di Natale del 1914 dopo che entrambi avevano vissuto la guerra: Archie in Francia e Agatha lavorando col Voluntary Aid Detachment in un ospedale della Croce Rossa a Torquay. Trascorsero la loro notte di luna di miele al Grand Hotel di Torquay e il 27 dicembre Archie tornò in Francia. Si incontrarono di rado durante gli anni della guerra e fu solo nel gennaio del 1918, quando Archie fu inviato al War Office di Londra che Agatha sentì che la sua vita da sposata era veramente iniziata.


La prima guerra mondiale e la nascita di Poirot:

Fu durante la prima guerra mondiale che Agatha si dedicò a scrivere storie poliziesche. Il suo romanzo d'esordio The Mysterious Affair at Styles (Poirot a Styles Court) ha richiesto un po’ di tempo per essere finito e ancora di più per trovare un editore.


Le cellule grigie di un uomo dicono molto di lui; è attraverso esse che si risolvono i misteri.


Quando l'ospedale aprì un dispensario, accettò un'offerta per lavorare lì e completò l'esame della Society of Apothecaries.

Questa sua nuova esperienza trovata nei veleni è stata messa a frutto. L'uso del veleno da parte dell'omicida è stato così ben descritto che quando il libro è stato finalmente pubblicato Agatha ha ricevuto un onore senza precedenti per uno scrittore di fiction - una recensione sul Journal farmaceutico.

Durante la prima guerra mondiale c'erano rifugiati belgi in molte parti della campagna inglese, Torquay non faceva eccezione. Sebbene non fosse basato su nessuna persona in particolare, Agatha pensava che un rifugiato belga, un ex poliziotto belga, sarebbe diventato un eccellente detective per The Mysterious Affair at Styles. Hercule Poirot era nato.


Dopo la guerra, Agatha continuò a scrivere, sperimentando diversi tipi di storie di thriller e storie di omicidi, creando prima Tommy e Tuppence e poi Miss Marple in breve tempo.


Dopo che sua madre morì, Agatha passò un brutto periodo: si trovava spesso sola a liberare la casa di famiglia a Torquay e faceva fatica a scrivere il prossimo romanzo.

La relazione tra Archie e Agatha, tesa dalla tristezza della sua vita, si interruppe quando Archie si innamorò di una compagna di golf e amica della famiglia, Nancy Neale. Archie era un appassionato golfista; Agatha no.


La scomparsa misteriosa del 1926

Una notte di inizio dicembre 1926, Agatha uscì con il suo amico e segretario Carlo, senza dire dove andasse. La sua auto fu trovata abbandonata la mattina dopo a diverse miglia di distanza. Ne seguì una ricerca nazionale. Alla fine trapelò che Agatha aveva viaggiato in qualche modo fino alla stazione di Kings Cross dove prese il treno per Harrogate e fece il check-in nell'Harrogate Spa Hotel sotto il nome di Theresa Neale, da Città del Capo. Dopo essere stata riconosciuta dallo staff dell'hotel, che ha allertato la polizia, non ha riconosciuto Archie quando è venuto a incontrarla. Forse per una commozione cerebrale e certamente affetta da amnesia, Agatha non ricordava chi fosse.

In seguito non ne parlò mai con i suoi familiari.


Il successo internazionale e il secondo matrimonio

Il divorzio fu concesso nel 1928 e Agatha scappa alle Canarie con la figlia Rosalind.

Agatha ha sempre desiderato di viaggiare sull'Orient Express e lo realizzò nell'autunno del 1928. Durante una cena di gala le si prospettò l’occasione e si convinse, Agatha si avviò verso Baghdad e da lì si recò nel sito archeologico di Ur, dove divenne amica dei Woolley che gestivano lo scavo. Fu invitata a tornare l’anno seguente incontrò il venticinquenne archeologo in formazione Max Mallowan che sarebbe diventato il suo secondo marito. Chiese a Katherine Woolley di mostrare ad Agatha i siti, ognuno dei quali trovò la compagnia dell'altro rilassante.

Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, Max lavorò al fronte al Cairo, grazie alla conoscenza di molte lingue per assistere gli sforzi bellici mentre Agatha rimase in Inghilterra, a scrivere e anche a fare volontariato alla farmacia presso la University College Hospital a Londra.


Nel 1945, con il ritorno di Max alla fine della guerra, Agatha aveva compreso le implicazioni fiscali della scrittura. Divenne meno prolifica e ora, a metà dei 50 anni, godeva di un ritmo più lento; come nel resto del paese, gli ultimi anni degli anni '40 erano pieni di carenze: il razionamento del cibo non si è concluso fino al 1954.

Alla fine del 1946, lo pseudonimo di Agatha, Mary Westmacott, fu scoperta da un recensore americano dell’Absent in the Spring. Fu delusa perché godeva della libertà di scrivere senza la pressione di essere Agatha Christie.

Agatha Christie non era solo una maestra del giallo, ma anche una grande appassionata di archeologia, una passione che coltivò con il suo secondo marito, Max Mallowan, durante le spedizioni in Medio Oriente. Molti dei suoi romanzi riflettono questa sua esperienza, portando il lettore in luoghi esotici e lontani, come nei classici Morte sul Nilo e Appuntamento con la morte.


È fin troppo facile giudicare un uomo per quello che sembra, senza considerare quello che è.


Gli ultimi anni e il lascito

L'ultima apparizione pubblica di Agatha è stata la notte di apertura della versione cinematografica del 1974 di Omicidio sull'Orient Express con Albert Finney nei panni di Hercule Poirot. Il suo verdetto: un buon adattamento con l’unica pecca che i baffi di Poirot non erano abbastanza lussuosi.

Dopo una carriera di enorme successo e una vita molto felice, Agatha morì pacificamente il 12 gennaio 1976. È sepolta nel cimitero di St Mary's, a Cholsey, vicino a Wallingford.



Sono anni ormai che leggo i suoi romanzi, da quando, nel 2014, lessi Dieci piccoli indiani. I romanzi di Christie sono un rifugio per quando necessito di una lettura breve che mi tenga incollata alle pagine e soddisfi quella strana voglia di mistero che i lettori di gialli e dintorni conoscono bene. Quest'anno ho deciso che un solo libro sarebbe stato insufficiente e così ho dedicato l'estate a leggere e rileggere alcuni dei suoi libri.



Un messaggio dagli spiriti. I casi risolti da investigatori dilettanti sono i miei preferiti. Ed è questo il caso. Siamo in un piccolo paesino di montagna, isolato dalla neve, in mezzo alla brughiera. A Sittaford House la signora Willett e sua figlia, venute dal Sudafrica a godersi il paesaggio invernale, invitano molto spesso i vicini a fare salotto. Un pomeriggio gli ospiti decidono di fare una seduta spiritica ed è così che vengono avvertiti che il capitano Trevelyan, proprietario della casa, ritiratosi in una vicina cittadina, è stato ucciso. Il maggiore Barnaby, amico del capitano, si precipita a casa sua e scopre il suo cadavere. Se vi piacciono le ambientazioni di montagna con tanta neve e quell’ambiente che si crea tra abitanti di piccoli villaggi, conoscerete la formidabile Emily che, insieme a un giornalista ambizioso, scoprirà la verità di questo mistero.

Una strana inquietudine sembrava calata su di loro. Nessuno parlava. Persino la signora Willett, di solito così loquace, era silenziosa e preoccupata.”



Il pericolo senza nome. Qui ritroviamo Poirot e il capitano Hastings. Poirot non ha più intenzione di investigare, così col suo fedele amico, si reca in Cornovaglia. Tutto perfetto se non fosse che qualcuno attenta alla vita di una giovane signorina proprio davanti ai suoi occhi. A questo punto, non rimane che convincere la signorina di essere in pericolo, chiamare un'amica fidata al suo fianco e indagare sulla compagnia di amici e parenti che potrebbe avercela con lei. Ma è proprio sua cugina Maggie a venir uccisa. Il finale mi ha lasciata a bocca aperta, non credo esista una scrittrice in grado di trovare conclusioni così stupefacenti.

Leggere i libri con Poirot protagonista è così confortante che quasi mi dimentico di essere immersa in un giallo. Tra assenza di modestia e cellule grigie in movimento, un aiutante un po' ottuso e i suoi metodi eccentrici, mi diverto tantissimo.

Le sue cellule grigie stavano già lavorando febbrilmente. Qui c’era un intrigo, un mistero, un gioco che solo lui poteva risolvere



Parker Pyne indaga o 'Parker Pyne Investigates' dato che ho ascoltato l'audiolibro in inglese. Si tratta di una raccolta di racconti che ho apprezzato interamente, dal primo all’ultimo. Inizia con storie molto semplici ma eccentriche - addirittura una scrittrice che inventa avventure al cardiopalma da far vivere ai clienti di Parker Pyne che soffrono di noia cronica - ma che si fanno via via più complesse e che virano più sul mistero e sul giallo.

Naturalmente intendeva convincerlo a concederle il divorzio, ma afferma: ‘Ma sì!... È certo che se morisse mio marito, il problema sarebbe risolto.




Se morisse mio marito. La celebre diva Jane Wilkinson prega Poirot di aiutarla a sbarazzarsi del marito, lord Egware, perché vuole sposare il duca di Merton. Naturalmente intendeva convincerlo a concederle il divorzio ma afferma: «Ma sì!... È certo che se morisse mio marito, il problema sarebbe risolto. Naturalmente, se fossimo a Chicago, potrei farlo far fuori con estrema facilità...» E lord Egware effettivamente viene trovato morto. Non sarà l’unico a morire e Poirot commetterà errori di cui poi si pentirà fino a trovare la soluzione quasi per caso.

Il nome del mio illustre amico Hercule Poirot non fu mai apertamente immischiato nell'affare; ma egli fu ben contento di restarsene nell'ombra e di lasciare agli altri il trionfo della vittoria. Inoltre, Poirot riteneva che questo caso rappresentasse uno dei suoi insuccessi.




L'uomo vestito di marrone. Ann Beddingfeld si ritrova coinvolta in una serie di eventi misteriosi. Tra viaggi avventurosi, l’Africa delle miniere di diamanti, due narratori e un’investigatrice improvvisata, colpi di scena sorprendenti, non vi dimenticherete presto di questo romanzo che proprio quest’anno compie 100 anni e di a cui ho dedicato una recensione 

Le avventure non capitano mai alle persone che se ne stanno a casa. Bisogna uscire e andarsele a cercare.


Questi sono i libri che mi hanno tenuto compagnia questa estate ma i libri di Agatha Christie sono anche dei perfetti cozy mysteries autunnali. Non vi resta che sceglierne uno e immergervi nella lettura con una copertina e una tazza di buon tè (preferibilmente inglese). 



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