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L'uomo vestito di marrone


Agatha Christie

L'uomo vestito di marrone 

22 agosto 1924

224 pagine 

Mondadori

Ascoltato in audiolibro su 

Youtube

Ringrazio Chiara Foianesi 

Voto dopo la prima lettura (2020): 5/5

Voto dopo la seconda lettura (2024): 4,5/5

Cari lettori, 

Quest'anno si celebra il centenario dalla pubblicazione di questo meraviglioso romanzo. Per l'occasione, ho deciso di rileggerlo e parlarvene. 

Il romanzo inizia con un prologo in cui una ballerina russa, Nadia, si incontra segretamente con il conte Serge Paulovic. Entrambi sono spiati, ma anche protetti dal Colonnello, il quale però sta pensando di ritirarsi dagli affari, portando con sé un cospicuo patrimonio. 

Una chiromante gli profetizzò che la sua rovina sarebbe stata provocata da una donna.

L'epoca in cui Agatha Christie scriveva, in particolare tra le due guerre mondiali, era caratterizzata da un crescente interesse per l'occulto e lo spiritualismo. Molte persone, colpite dalle perdite durante la Prima Guerra Mondiale, cercavano conforto attraverso sedute spiritiche e la consulenza di chiromanti. Questo interesse era così diffuso che lo spiritualismo divenne un fenomeno culturale significativo, influenzando anche la letteratura e l'arte.


Nadia rivela al conte di aver rubato dei diamanti al Colonnello e di avere un complice, suo marito.

La narrazione principale, tuttavia, ruota attorno ad Ann Beddingfeld, che si ritrova coinvolta in una serie di eventi misteriosi. Dopo la morte improvvisa di suo padre, Ann si trasferisce a Londra, ospite dell'avvocato Henry Fleming. Un giorno, alla stazione, Ann assiste a un incidente in cui un uomo, sconvolto da qualcosa o qualcuno, cade sui binari e viene travolto da un treno. Un sedicente medico, si precipita sulla scena e porta via il corpo, ma lascia cadere un foglietto che Ann raccoglie, con su scritto: "1 7. 1 22 Kilmorden Castle".

Non posso fare a meno di essere avventurosa. Quando vedo un mistero, devo per forza cercare di risolverlo.

L'inchiesta rivela che l'uomo morto si chiamava L.B. Carton, e che aveva un permesso per visitare una casa sul Tamigi. Poco dopo, una donna straniera viene trovata strangolata in una villa di Marlow, proprietà di Sir Edward Pedler. L'unico sospetto è un uomo visto uscire dalla villa, vestito di marrone.

Ann decide di indagare e si reca dall'ispettore Meadows di Scotland Yard, ma non ottiene risultati utili. Ann immagina che i numeri sul biglietto siano la data corrispondente alla partenza di una nave diretta in Sudafrica, il "Kilmorden Castle", così prenota un biglietto e si imbarca.

Il romanzo si sviluppa tra il diario di Sir Edward Pedler e le avventure di Ann, che si ritrova coinvolta in un intrigo internazionale, tra misteriosi personaggi, complotti e inganni. Tra i personaggi principali troviamo Sir Edward Pedler, il suo segretario Pagett, il misterioso Harry Rayburn, la milionaria Susan Blair, il Colonnello Race, e il missionario Rev. Emil Chichester.

Ann Beddingfeld: la protagonista, giovane e avventurosa del romanzo. Figlia di un rinomato archeologo, Ann è determinata a scoprire la verità dietro gli strani eventi che la circondano. È coraggiosa, curiosa e dotata di una mente acuta, ma a volte ingenua.

Sir Edward Pedlerricco uomo d'affari e deputato, è proprietario della villa di Marlow, dove viene trovata morta una donna straniera. Nonostante il suo coinvolgimento diretto nella storia, Pedler rimane un personaggio misterioso, con legami che si estendono dal Sudafrica fino alla scena londinese.

Harry Rayburn: presentato come il secondo segretario di Sir Edward, Rayburn è un personaggio affascinante ma enigmatico. Ha un passato misterioso e sembra avere un ruolo cruciale nel complotto internazionale che si dipana lungo la trama. La sua relazione con Ann è centrale nello sviluppo della storia.

Susan Blairuna giovane e ricca vedova americana in vacanza. All'apparenza amichevole e spensierata, Susan si avvicina ad Ann durante il viaggio.

Colonnello Raceun uomo d'azione, esperto di caccia grossa, che ha un ruolo importante nella storia. Sebbene sembri essere un alleato, il Colonnello Race è sempre un po' distante e riservato, mantenendo una certa ambiguità sulle sue reali intenzioni e sui suoi legami con gli altri personaggi.

Georges Pagettil primo segretario di Sir Edward Pedler, Pagett è un uomo apparentemente fedele e meticoloso, ma con un lato oscuro. È coinvolto in manovre ambigue e ha una salute cagionevole, che lo costringe a essere sostituito da Rayburn per una parte del viaggio.

Rev. Emil Chichester: un missionario inglese dal comportamento angelico e apparentemente innocuo. Tuttavia, come molti personaggi di Christie, potrebbe non essere quello che sembra. 

Lord Nasby: proprietario del "Daily News" e potente figura della stampa londinese. Ann lo convince ad assumerla come reporter, permettendole di intraprendere le sue indagini. La sua influenza è evidente, anche se appare più come un catalizzatore per l'avventura di Ann.

La vita è il più grande mistero di tutti, e anche il più difficile da risolvere.

Sono numerosi i cambi di scena in "L'uomo vestito di marrone" i quali, non sono semplici sfondi per l'azione, ma parte integrante della trama. Ogni ambiente influenza i personaggi e la direzione degli eventi, contribuendo a creare un mosaico complesso di mistero e intrigo. Londra, con il suo ambiente urbano, il piroscafo che diventa un luogo di suspense e tensione, e il Sudafrica, con la sua esotica e pericolosa vastità, rappresentano tappe fondamentali nel viaggio di Ann.

Questa varietà di scenari aggiunge ritmo al racconto e mantiene il lettore coinvolto, evidenziando l'abilità di Agatha Christie nel creare atmosfere uniche e memorabili, e nel portare il lettore in un viaggio attraverso mondi diversi e affascinanti.

A Londra si verificano i primi eventi che daranno il via all'avventura: la stazione della metropolitana, gli uffici di Scotland Yard, la villa di Marlow.

Lo stesso Piroscafo "Kilmorden Castle", come, in ogni romanzo giallo che si rispetti, è un ricettacolo di ostacoli, pericoli e misteri. È qui che conosciamo i veri attori in campo, qui che la nostra eroina decide di chi fidarsi e chi invece è sospetto. Il piroscafo diventa una sorta di microcosmo in cui le tensioni latenti si intensificano, e ogni angolo della nave potrebbe nascondere un segreto o un indizio

Quando poi si arriva in Sudafrica, sembra che ognuno debba andare per la propria strada ma le cose potrebbero andare diversamente. 

La narrazione si sposta poi verso le zone interne, come Kimberley e Johannesburg e in particolare verso la regione mineraria del Rand, che sta attraversando un periodo di turbolenza industriale. Il Rand si riferisce a una regione dell'attuale Sudafrica, nota storicamente per le sue ricche miniere d'oro. Il nome "Rand" deriva dalla parola "Witwatersrand," che significa "crescione d'acqua bianca" in olandese. È un'area geologica che si estende intorno a Johannesburg. 



Lo sfondo del Sudafrica e le tensioni sociali e industriali del Rand inseriscono nella trama un sottotesto politico e sociale, tipico delle opere di Christie ambientate in luoghi esotici. Questi elementi aggiungono profondità alla storia e offrono uno sguardo critico sulle dinamiche coloniali dell'epoca. 

Come è tipico di Christie, il suo stile è chiaro e diretto, il che rende il romanzo accessibile, ma non per questo meno avvincente. La sua abilità nel mantenere alta la tensione e nello svelare i misteri gradualmente, con colpi di scena ben piazzati, è evidente in tutto il romanzo.

Questo romanzo investigativo e di avventura è un esempio di come Christie abbia provato a discostarsi dai classici romanzi con detective professionisti per esplorare un format più avventuroso, con una protagonista "improvvisata" che si muove in un contesto internazionale. Secondo me, sebbene con qualche imperfezione, c'è riuscita benissimo. 

Ann Beddingfield è una giovane donna intraprendente e coraggiosa, che non esita a gettarsi in situazioni pericolose pur di risolvere il mistero. Questa qualità la rende una protagonista dinamica e coinvolgente. Nonostante gli ostacoli e le difficoltà, Ann è determinata a scoprire la verità, non si lascia scoraggiare dalle minacce o dagli imprevisti, e questo la porta a scoprire elementi cruciali che la porteranno alla risoluzione del mistero (con qualche aiuto).

Anche se non ha una formazione professionale, la sua esperienza e una buona capacità di osservazione, la porta a notare dettagli che sfuggono agli altri (leggasi la polizia), come, ad esempio, l'errore del "medico" alla stazione. Se avete letto il libro capirete. Tuttavia, non è altrettanto brava con la fisionomia e tende anche a fidarsi un po' troppo di certi bigliettini e di certe persone, come la sua nuova amica Susan Blair. Perché, se dici di non fidarti di nessuno, di lei non sospetti? 

Altro fatto a cui non mi abituerò mai è la rapidità con cui i personaggi si innamorano assolutamente poco realistico ma molto comune nei romanzi. Tuttavia, ci si lascia coinvolgere e chiudendo un occhio, è una storia molto romantica. 


Questi lati negativi sono, tuttavia, insignificanti rispetto all'adrenalina che suscita il romanzo. Amo i romanzi di Agatha Christie con investigatrici improvvisate più di quelli con Poirot o Miss Marple (che comunque adoro). Personaggi come Ann offrono una prospettiva più fresca e meno convenzionale, portando un senso di scoperta e di vulnerabilità che può mancare nei detective esperti come Poirot o la saputella Miss Marple. 


Agatha Christie è celebre per la sua abilità nel creare colpi di scena inaspettati e ribaltare le situazioni. Questo elemento di sorpresa è uno dei motivi principali per cui i suoi romanzi sono così amati. Anche in "L'uomo vestito di marrone", Christie mantiene il lettore sulle spine, sfidando le aspettative e tenendo alta la tensione narrativa.


Spero di aver reso giustizia al romanzo e di non aver fatto troppi spoiler. Se vi ho incuriosito correte a leggerlo e lasciatemi un commento. 


Ai prossimi 100 anni, 

I. 

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