Passa ai contenuti principali

Pagina Facebook

FACEBOOK

Instagram

INSTAGRAM

Prima i Bambini: Le ferite dell'infanzia e il viaggio verso la redenzione

 

Toni Morrison

Prima i Bambini

Traduzione di: Silvia Fornasiero

2015

217 pagine

Sperling & Kupfer

4/5


Toni Morrison (nata Chloe Ardelia Wofford) è stata una autrice americana, editor e professoressa. Nel 1993 vinse il Premio Nobel per la Letteratura per essere stata un'autrice "nei cui romanzi caratterizzati da una forza visionaria e importanza poetica, dà vita a un aspetto essenziale della realtà americana".

Già dalle prime pagine, Prima i Bambini ti colpisce come uno schiaffo. Non si finisce mai di imparare sulla schiavitù e il razzismo. Avevo già sentito parlare di quel particolare tipo di discriminazione che si estende ai cosiddetti "n* bianchi", come descritto nel libro di Fannie Flagg, Pane, cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs. Ma che dei genitori possano mal sopportare la propria figlia solo perché nata con la pelle più scura della loro è un colpo ancora più duro da accettare. Con una premessa così potente, Prima i Bambini si presenta come un romanzo impossibile da ignorare.

È il primo romanzo di Morrison ambientato in epoca contemporanea, e affronta temi come la violenza sui bambini, il colorismo, il trauma, l'abbandono e la redenzione. Al centro della narrazione c'è Bride, una donna che tenta di affrontare il proprio trauma infantile e la complessità delle relazioni, in particolare quella con sua madre, che non ha mai accettato la sua pelle più scura. La bellezza e il successo esteriore di Bride nascondono un dolore interiore che viene rivelato lentamente nel corso del romanzo.

Bride è legata sentimentalmente a Booker, un uomo squattrinato ma affascinante, che a un certo punto la abbandona, lasciandola con una riparazione della sua tromba da pagare. Il viaggio che intraprende, oltre a essere fisico, per ritrovare quest'uomo, è anche un percorso interiore per affrontare i demoni del suo passato.

Non è colpa mia. Quindi non potete prendervela con me. Io non c’entro e non ho idea di come sia successo. Non c’è voluta più di un’ora dopo che me l’hanno tirata fuori da in mezzo alle gambe per capire che qualcosa non andava. Non andava proprio. Era così nera da farmi paura. Nero mezzanotte, nero sudanese. Io ho la pelle giallognola e bei capelli, sono un tipo chiaro come diciamo noi, e così è il padre di Lula Ann. Nella mia famiglia non c’è mai stato nessuno con la pelle neanche lontanamente di quel colore. Il catrame è la cosa più vicina che mi viene in mente, però i suoi capelli non vanno d’accordo con la pelle. Sono diversi: lisci ma ondulati, come in quelle tribù di gente tutta nuda in Australia. Magari penserete che abbia preso da qualche antenato, ma da chi? Dovevate vedere mia nonna; si faceva passare per bianca e non ha mai rivolto una parola a nessuno dei suoi figli.

Il tema dell'abbandono si manifesta su vari livelli: l'abbandono emotivo subito da Bride da parte della madre e quello fisico da parte di Booker. Questo senso di abbandono pervade la vita di Bride, influenzando il suo modo di relazionarsi con gli altri. Morrison esplora le ferite aperte dall'abbandono e come queste influenzino la capacità di fidarsi e amare. L'abbandono diventa anche una metafora del distacco dall'identità e dal proprio passato.

Sweetness, la madre di Lula Ann (nome che Bride cambierà crescendo), non riesce ad accettarla e amarla. Nei romanzi di Morrison, i rapporti tra madri e figlie sono spesso complicati e radicati nella questione del razzismo. Sweetness e suo marito hanno sempre vissuto "da bianchi", cercando di distanziarsi dalle loro radici afroamericane. La nascita di una bambina dalla pelle color ebano li costringe ad affrontare la loro vera natura, un'eredità che preferirebbero dimenticare. Questo rifiuto non è solo personale, ma riflette una condizione sociale più ampia in cui il colorismo rappresenta una forma di razzismo interiorizzato.

Booker è un personaggio complesso, segnato dal trauma della morte violenta del fratello. La sua fuga da Bride non è solo il frutto delle difficoltà relazionali o economiche, ma è legata alla sua incapacità di affrontare il proprio dolore. Anche lui, come Bride, è in cerca di guarigione.

Sofia Huxley è una figura chiave nel percorso di redenzione di Bride. All'inizio del romanzo, Sofia esce di prigione ed è subito chiaro al lettore che Bride ha qualcosa a che fare con la sua condanna. Questo ci viene spiegato più in là ma la loro interazione permette a Bride di confrontarsi con una parte del suo passato che ha cercato a lungo di evitare. Sofia rappresenta l'opportunità per Bride di riflettere sulle proprie scelte e trovare una possibile redenzione.

Durante il romanzo, Bride inizia a regredire fisicamente fino a sembrare una bambina, un chiaro simbolo del suo trauma infantile mai risolto. Questo aspetto surreale e simbolico rende la narrazione particolarmente potente, mettendo in luce come il passato irrisolto influisca sulla sua identità presente. Questa forma di realismo magico è un altro aspetto tipico dello stile di Morrison, un simbolismo come modo potente per mostrare come il passato irrisolto continui a influenzare il presente.



Denaro negato, denaro rubato, denaro come potere, come guerra. Dov’era la lezione su come la schiavitù, da sola, aveva catapultato l’intero Paese da un’economia agricola all’epoca industriale nel giro di vent’anni? L’odio dei bianchi, la loro violenza, erano la benzina che alimentava i motori del profitto. Così, al momento di scegliere la disciplina in cui specializzarsi, si era rivolto all’Economia – alla sua storia, alle sue teorie – per imparare come il denaro avesse plasmato ogni singola oppressione al mondo e creato tutti gli imperi, le nazioni e le colonie, mentre Dio e i Suoi nemici venivano impiegati per mietere, e poi mascherare, le ricchezze.


La redenzione è il tema che chiude il cerchio della narrazione. Il percorso di Bride è una ricerca di guarigione e riconciliazione con il proprio passato, le proprie scelte e i propri traumi. La redenzione non riguarda solo il perdono verso gli altri, ma anche verso sé stessa. Anche Booker, come Bride, è alla ricerca di un modo per affrontare i propri traumi e trovare la pace interiore.

Un ruolo importante nella guarigione di Bride è giocato dalla zia di Booker, Queen, una donna saggia e radicata nelle tradizioni. Queen diventa una sorta di guida spirituale e materna per Bride, offrendole non solo ospitalità, ma anche uno spazio sicuro dove riflettere su sé stessa e il suo dolore. Attraverso il suo esempio, Bride inizia a comprendere l'importanza della connessione con le proprie radici e il valore del perdono.

Ho trovato Prima i Bambini una lettura molto interessante, con uno stile unico e coinvolgente. Essendo stato il mio primo incontro con Toni Morrison, devo ammettere che ho faticato un po’ a entrare completamente nella narrazione, in parte a causa dell'approccio stilistico denso e complesso. Col senno di poi, credo che sarebbe stato meglio iniziare dai suoi capolavori, come Amatissima, che ho poi apprezzato di più.

Per i lettori che non amano il realismo magico, è importante segnalare che questo elemento è presente, ma non dominante. Nel complesso, consiglio questo romanzo soprattutto a chi ha già familiarità con l'opera di Morrison e ne ha amato altre opere. Chi cerca una storia di identità, trauma e redenzione troverà in Prima i Bambini un romanzo potente e riflessivo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Stella o Croce

Stella o Croce Gian Mauro Costa Sellerio editore 2018 245 pagine Giallo Finalista premio Nebbia Gialla 14,00 € 4/5 Palermo. Una donna di nome Anna, professione paruccaia, ben voluta da tutti e con numerosi clienti, viene uccisa. La polizia indaga ma dopo un po’ le piste si bloccano. Sua nipote Rosellina rilascia un’intervista che incuriosisce molto Angela, poliziotta della squadra mobile. Lei non può indagare, non fa parte della sezione Omicidi, verrebbe punita se solo osasse ficcare il naso in casi altrui, così si fa aiutare dalla sua amica giornalista, Sandra. I personaggi sono ben caratterizzati.  Angela è una donna intelligente e indipendente. Curiosa e sensibile riesce a fidarsi del suo istinto e a pensare fuori dagli schemi. Ed è proprio grazie a queste qualità che riuscirà a risolvere il caso.  Sandra in questo primo romanzo funge solo da spalla di Angela ma mi piace molto il loro rapporto.  Santo Iovino, il "Michael Bublé"

Settimana #14 letture, film e serie tv

 1 aprile - 7 aprile 2024 Buongiorno a tutti cari lettori, come è andata questa prima settimana del mese? Siete stati tra quei fortunati che hanno potuto godere di giornate di sole a Pasquetta o siete rimasti a casa a mangiare?  Inizia un nuovo mese e con lui, nuovi libri da leggere, o ameno ci si prova.  Cosa c'è nella vostra TBR? Ecco la mia: Cecità di José Saramago che stranamente non ho letto durante la pandemia.  Sempre Caro di Marcello Fois perché aprile per me è il mese della Sardegna. Poi vi spiegherò.  Il grande romanzo americano di Agostino Lombardo per capire meglio la letteratura americana. E questa è un po' colpa di Ilenia Zodiaco.  I promessi sposi che è la mia lettura annuale: ogni anno scelgo un grande mostro e spalmo la lettura per tutto l'anno. Con molta calma si possono affrontare anche i più terribili e spaventosi draghi della letteratura.  Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana. 8 settembre 1943-25 aprile 1945 di cui ho molta paura perc

Homme de Couleur - Léopold Sédar Senghor

Cher frère blanc, Quand je suis né, j'étais noir, Quand j'ai grandi, j'étais noir, Quand j'ai peur, je suis noir, Quand je vais au soleil, je suis noir, Quand je suis malade, je suis noir. Quand tu es né, tu étais rose, Quand tu as grandi, tu es devenu blanc, Quand tu vas au soleil, tu deviens rouge, Quand tu as froid, tu deviens bleu, Quand tu as peur, tu deviens vert, Quand tu es malade, tu deviens jaune, Quand tu mourras, tu seras gris. Alors, de nous deux Qui est l’homme de couleur? Caro fratello bianco,  Quando sono cresciuto, ero nero, Quando sto al sole, sono nero, Quando sono malato, sono nero, Mentre tu, uomo bianco, Quando sei nato, eri rosa, Quando sei cresciuto, eri bianco, Quando vai al sole, sei rosso, Quando hai freddo, sei blu, Quando hai paura, sei verde, Quando sei malato, sei giallo, Quando morirai, sarai grigio. Allora, di noi due, Chi è l’uomo di colore? Quando sono nato, ero nero, Quando morirò, io sarò nero. Poesia st