Titolo: Basil
Autore: Wilkie Collins
Data di pubblicazione: 1852
Editore: Fazi
Traduttore: Alessandra Tubertini
Genere: Mystery, romanzo storico
Pagine: 327
Voto: 5/5
Biografia: qui
Basil è un ragazzo, secondogenito di una nobile famiglia, che vorrebbe fare lo scrittore.
Suo padre è il classico nobile inglese ottocentesco pieno di boria, che tiene a mantenere alto il rango di famiglia.
Sua sorella, Clara, è una ragazza buona e accondiscendente che fa le veci della madre morta. Per tutto il romanzo spicca solo la sua generosità e fragilità.
Infine, il fratello Ralph, il primogenito e pecora nera della famiglia che col padre ha avuto non poche discussioni a causa della sua attitudine al gioco.
Un giorno Basil incontra una bellissima ragazza sull'omnibus e se ne innamora al punto che decide di presentarsi a suo padre, il mercante di stoffe Mr Sherwin, e chiederne la mano.
Come tutto ciò sia possibile solo i gentiluomini dell'ottocento sono in grado di dircelo.
Ad ogni modo, avete già individuato un problema: il padre di Basil non acconsentirà mai a sposare la figlia di un commerciante.
Così Basil escogita un piano e lo sottopone al padre di Margaret, il quale lo incastra alla perfezione.
Questo è solo l'inizio perché in realtà questa non è la storia di un amore contrastato ma Collins ha ben altro in serbo per noi.
Entra in gioco anche un altro personaggio, il misterioso dipendente di Mr Sherwin: Mr Mannion.
Questo romanzo è più ansiogeno di qualunque thriller moderno: c'è violenza, vendetta, cospirazione. I colpi di scena si susseguono e tutto ciò che vuoi fare è solo voltare pagina.
Basil mi è piaciuto da subito, gli sono bastate poche parole per farmi solidarizzare con lui:
Comprendo perfettamente la problematica quindi, nonostante i grossi errori commessi, mi sono sempre mantenuta al suo fianco.
Sì, perché di errori e ingenuità Basil ne compirà parecchie e la luce in fondo al tunnel si vedrà solamente quando tutto sembrerà perduto.
Sì, perché di errori e ingenuità Basil ne compirà parecchie e la luce in fondo al tunnel si vedrà solamente quando tutto sembrerà perduto.
Di Collins avevo già letto La pietra di luna e mi era piaciuto molto.
Questo è precedente (si tratta del terzo romanzo scritto da Wilkie Collins) ma anche in Basil l'autore si cimenta con diversi modelli narrativi (racconto, diario, lettere) e vi sono diversi narratori, sebbene ne La pietra di luna siano molti più.
Io vi consiglio di non badare troppo alla trama del romanzo ma di leggerlo semplicemente fidandovi di me e, soprattutto, del signor Collins; poi magari ne parleremo insieme.
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