Cari lettori,
sono sopravvissuta a un periodo intensissimo di studio, e finalmente eccomi qui a raccontarvi le letture di dicembre e gennaio!
Ovviamente sono state poche e tutte grazie ai santi audiolibri o quasi!
I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Questa era una lettura che ho spalmato sull'intero anno e che ho semplicemente portato a termine. Leggere i grandi classici anni dopo l'imposizione scolastica ha sempre un altro sapore, e così è stato anche per me. Sono riuscita a godermi la storia così come era nell'intento dell'autore e ovviamente a cogliere i riferimenti storici ricollegandoli poi anche con i giorni nostri. Il capitolo sulla peste, ad esempio, è stato il mio preferito proprio per questo motivo.
Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie che ho praticamente bevuto. Ho trovato molto interessante la storia di Ifemenu che lotta per riuscire a integrarsi in una città ben lontana e diversa dalla sua, con una cultura diversa aggravata da un razzismo radicato nei secoli. La nostalgia di casa è inevitabile e comprensibile. È stata una lettura fresca e intensa che consiglio.
Benito Cereno di Herman Melville. Il capitano Delano sale sulla San Dominique per aiutare l'equipaggio in difficoltà ma si rende conto piano piano che la situazione è più grave di quanto si aspettasse. Una storia perfetta per chi ama le avventure in mare e le atmosfere ambigue, con una tensione sottile che si svela solo alla fine. Personalmente, trovo che Melville riesca meglio nei racconti che nei romanzi.
Canto di Natale di Charles Dickens. Questo è il mio libro natalizio preferito che rileggo ogni Natale. Scroodge è un uomo inacidito dalla vita che ha seguito solo i suoi interessi personali. Ma ecco che una grande occasione di redenzione gli si presenta davanti sottoforma del fantasma del suo ex socio Marley. Una storia che scalda il cuore.
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda. Povero Gadda: me lo immagino lì davanti alle pagine bianche che cerca di sbrogliare il pasticcio, farsi venire idee e nel frattempo i debiti e il fiato sul collo dell'editore che gli mettono addosso un'opprimente ansia. Il giallo non si conclude perché non credo possano essere scritti dei gialli senza avere le idee chiare fin dall'inizio - ecco perché la narrazione si concentra più sulla società che sulla risoluzione del mistero - ma ho apprezzato molto l'ironia antifascista. Il linguaggio è particolare ma non impossibile.
L'albergo rosso di Honoré de Balzac. In realtà sono due racconti. Nel primo racconto de L'Albergo Rosso, che dà il titolo alla raccolta, due giovani chirurghi, Prosper Magnan e un suo compagno di viaggio, condividono la camera con un ricco mercante in un albergo isolato. Durante la notte, il mercante viene brutalmente assassinato e tutti gli indizi sembrano accusare Prosper, sebbene lui si proclami innocente. La narrazione segue quindi il tema del mystery, con elementi di suspense e ingiustizia, mentre la verità sull'identità dell'assassino emerge solo anni dopo, quando questa storia viene narrata. Il secondo racconto, La grande Breteché, è invece una storia gotica e misteriosa che ruota attorno a una casa abbandonata e a un terribile segreto legato alla fedeltà coniugale e alla vendetta. Io ho apprezzato molto più il secondo forse perché molto più nera.
La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead. Rilettura a distanza di pochissimo tempo per assaporare meglio dettagli che mi erano sfuggiti con l'ascolto dell'audiolibro. Non so se vi capita mai ma non tutti i libri sono fatti per essere solo ascoltati, o forse sono io che amo rileggere i bei libri.
La città è dei bianchi di Thomas Mullen. Sto preparando un post con tutti questi libri che raccontano del razzismo statunitense. Questo è ambientato ad Atlanta nel 1948. La comunità afroamericana si sta prendendo, a fatica, i suoi spazi: sia fisici con interi quartieri loro riservati, una sorta di ghetto che loro chiamano "Darktown"; sia in ambito lavorativo. Ed è qui che è ambientata la nostra storia: 8 poliziotti, con un quartier generale lontano dalla questura ufficiale, non autorizzati a guidare un'auto di pattuglia né a indossare la divisa negli uffici pubblici o ad arrestare i bianchi. È in questo difficile contesto che proveranno a svolgere il loro lavoro e a indagare clandestinamente sull'omicidio di una donna di colore probabilmente uccisa da un ex poliziotto bianco. Secondo me non c'è niente di meglio di un libro mystery/noir per raccontare la società perché viene dipinta facendoti calare concretamente nei vicoli e nei locali, facendoti assaporare i dialoghi e i pugni direttamente e senza troppi voli pindarici.
Niente film o serie tv: studiavo 10 ore al giorno, spesso fino a notte inoltrata, e alla fine avevo solo voglia di dormire.
C'è stato un solo podcast nelle mie orecchie, a riempire i buchi in cui dovevo pulire o fare la spesa: Dentro alla storia di Ermanno Ferretti, soprattutto le puntate riguardanti l'Italia dal 1861 ad oggi (materia del concorso). Penso che continuerò ad ascoltarlo, per non dimenticare.
Ci sono state le Nominations agli Oscar: consigli?
Purtroppo, "Vermiglio" di Maura Delpero, premiato a Venezia, non è entrato nella cinquina dei film stranieri in lizza per la statuetta ma ci rifaremo con la candidatura di Isabella Rossellini come miglior attrice non protagonista per la sua partecipazione a "Conclave".
Diversi film candidati quest'anno sono adattamenti di opere letterarie. Ad esempio:
"Conclave": Basato sull'omonimo romanzo di Robert Harris, il film offre uno sguardo intrigante sulle dinamiche interne al Vaticano durante l'elezione papale.
"Nickel Boys": Adattamento del romanzo di Colson Whitehead, il film racconta la storia di due ragazzi afroamericani in un riformatorio della Florida durante gli anni '60.
"A Complete Unknown": Questo biopic su Bob Dylan trae ispirazione da diverse biografie e racconti sulla vita del celebre cantautore.
E voi? Avete letto qualcosa di interessante in questi mesi? Oppure siete stati travolti dagli impegni come me?
Alla prossima,
I.
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