Premio Strega 2025: scopriamo l’ultimo gruppo di candidati!
Cari lettori,
ho scoperto con sommo disappunto che qualche
nome mi è sfuggito nella lista dei candidati (e non per colpa mia, o
forse sì). Ma niente paura, procedo subito a colmare la lacuna!
Intanto, se ve li siete persi, qui trovate i link ai primi due post (pt 1 e pt 2).
Autore: Andrea Moro
Titolo: Cinquantun giorni
Casa editrice: La nave di Teseo
Proposto da: Paolo Di Paolo
Sinossi: un romanzo che intreccia epica, teatro e introspezione. Ambientato nella Milano del 1978, racconta la sfida tra due compagnie teatrali rivali per la messa in scena di una nuova versione dell’Iliade, con in palio la gestione del più prestigioso teatro della città. Pietro Raphèl e Gionata Mai, attori di spicco e volti opposti dello stesso eroe, si confrontano in una battaglia artistica e personale che mette in discussione identità, affetti e confini tra realtà e finzione. Gli eroi omerici prendono vita negli attori che li interpretano, mentre il romanzo si snoda in una riflessione sulla natura del linguaggio e sulla possibilità del perdono.
Proposto da Paolo Di Paolo al Premio Strega 2025, il libro è definito un'opera “teatral-filosofica” che restituisce l’epica al presente, esplorando temi senza tempo come amicizia, vendetta, vergogna e amore.
Commento: Sono tra l’interesse e la paura reverenziale a seconda che sia più teatral o più filosofico.
Autore: Erica Mou
Titolo: Una cosa per la quale mi odierai
Casa editrice: Fandango Libri
Proposto da: Concita De Gregorio
Sinossi: un racconto intimo e delicato sulla malattia della madre dell'autrice, narrato attraverso le parole lasciate nel suo diario. Mentre attende la nascita di sua figlia, Erica trova il coraggio di leggerlo, ripercorrendo i nove mesi della malattia materna in parallelo ai nove mesi della propria gravidanza. In un dialogo dolente ma anche tenero e ironico, il romanzo intreccia memoria e presente, tracciando il ritratto di una famiglia nell’Italia dei primi anni 2000. Un racconto che esplora il ciclo della vita e il legame tra generazioni, mantenendo la promessa di non dimenticare.
Proposto al Premio Strega 2025 da Concita De Gregorio, il libro è definito una melodia senza tempo, capace di rivelare con grazia e profondità il valore della vita.
Commento: i temi così mi spaventano. Vedremo se supera la selezione.
Autore: Mimmo Muolo
Titolo: Ribellarsi alla notte. Una storia di Natale
Casa editrice: Paoline Editoriale Libri
Proposto da: Giovanni Grasso
Sinossi: Poco dopo Natale, la statuetta di Gesù Bambino scompare dal presepe di una piazza romana. Il commissario Mariotti, impegnato con una serie di furti in appartamento, affida l’indagine per ripicca all’agente più sfortunato, Rocco Gargiulo. Nel quartiere, molti non amano il presepe e don Eugenio, suo ideatore, mentre altri vedono un legame con i furti. Con l’aiuto inaspettato di Antonio, un dodicenne, Gargiulo si addentra nelle vite di personaggi diversi, uniti da fili invisibili.
Proposto al Premio Strega 2025 da Giovanni Grasso, il romanzo è definito un giallo brioso e originale che esplora il significato profondo dell’esistenza.
Commento: non è un tema che suscita il mio interesse.
Autore: Raffaele Nigro
Titolo: Il dono dell’amore
Casa editrice: La nave di Teseo
Proposto da: Renato Minore
Sinossi: Nell’estate del 2012, in Puglia, Marsilio Da Ponte, pittore talentuoso ma squattrinato, cerca di sbarcare il lunario con un gruppo di artisti altrettanto spiantati. Sensibile ai problemi sociali della sua terra – caporalato, disoccupazione giovanile, migrazioni – condivide idee e discussioni con gli amici Beppe e Michele. A complicare la sua vita è la figura del fratello Giacomo, candidato in un partito di centro-destra, in contrasto con i valori familiari.
L’incontro con Stavros Asimakopulos, magnate dei traghetti, e la misteriosa Thenia, di cui Marsilio si innamora, lo spinge a esplorare il Mediterraneo – dalla Grecia al Marocco – fino a un viaggio in India alla ricerca di un nuovo senso dell’arte e dell’esistenza.
Proposto al Premio Strega 2025 da Renato Minore, Il dono dell’amore è un romanzo che intreccia denuncia sociale e riflessione intima, raccontando la crisi di valori, le speranze e le fratture di una generazione in bilico tra fuga e radici.
Commento: potrebbe essere interessante visto che tocca temi molto sensibili e attuali. Vediamo se passa la selezione.
Autore: Ciriaco Offeddu
Titolo: Istella mea
Casa editrice: Giunti Editore
Proposto da: Giuseppe Conte
Sinossi: Nei primi anni Sessanta, nella Sardegna dei pastori e delle leggende, la giovane Rechella scopre l’amore grazie a Martino, un ragazzo capace di meraviglie, cresciuto dalla misteriosa nonna Jaja. Affascinata e intimorita da questa figura oscura, Rechella ne comprenderà solo troppo tardi la natura malvagia e deciderà di fermarla.
Dalla Sardegna magica all’Argentina malinconica degli emigrati, Istella mea intreccia realismo magico e riflessione sul bene e sul male, mettendo a confronto due opposti modelli di femminilità: la sùrbile, vampira che prosciuga le energie altrui, e la donna innamorata che lotta per salvare la sua “stella” perduta.
Proposto al Premio Strega 2025 da Giuseppe Conte, il romanzo di Ciriaco Offeddu è un’avventura potente e senza tempo, che interroga il destino e la libertà umana.
Commento: La Sardegna è la mia regione e mi interessa, ovviamente; ma il realismo magico è insidioso, bisogna saperlo “maneggiare con cura”.
Autore: Ilaria Palomba
Titolo: Purgatorio
Casa editrice: Alter Ego
Proposto da: Francesca Pansa
Sinossi: Dopo un tentativo di suicidio, Ilaria Palomba sopravvive a un "grande salto" che avrebbe dovuto spegnerla per sempre. Mesi di dolore fisico e mentale, un percorso di riabilitazione che intreccia memoria e rinascita, il confronto con il passato e la scrittura come unica possibilità di esistere ancora.
Purgatorio è un memoir poetico e frammentato, lontano dall'autocommiserazione, che trasforma il trauma in ricerca letteraria. Tra allucinazione e consapevolezza, la prosa affilata di Palomba si nutre di fonti colte, da Bernhard a Lacan, restituendo una riflessione radicale sul dolore e sulla resistenza.
Proposto al Premio Strega 2025 da Francesca Pansa, il libro sfida i confini del memoir tradizionale, raccontando un viaggio nella vertigine dell’annientamento e nella difficile ricerca di un senso dopo il trauma.
Commento: questo è un tema che si affronta poco, secondo me potrebbe essere interessante.
Autore: Morena Pedriali Errani
Titolo: Il cielo sopra Gaza non ha colori
Casa editrice: Perrone
Proposto da: Giorgio Nisini
Sinossi: Due gemelle palestinesi, Nur e Layla, fuggono da Gaza dopo il 7 ottobre 2023. Orfane di entrambi i genitori, si trovano sole nel caos della guerra. Nur, cieca dalla nascita, viene protetta dalla sorella Layla, che le nasconde l'orrore trasformando la distruzione in racconti di festa. Ma quando le due trovano rifugio nell’ospedale di Al-Awda, un bombardamento le separa: Nur viene portata via dai soldati e Layla inizia una disperata ricerca, mostrando agli estranei il proprio volto identico a quello della sorella, a eccezione degli occhi.
Il cielo sopra Gaza non ha colori è una narrazione cruda e toccante della guerra, che alterna brutalità e speranza, realtà e illusione. Proposto al Premio Strega 2025, il romanzo di Morena Pedriali Errani racconta il conflitto attraverso lo sguardo di due bambine, esplorando le infinite possibilità della scrittura di fronte all’orrore della storia.
Commento: molto interessante.
Autore: Attilio Piovano
Titolo: Il tatuaggio della farfalla
Casa editrice: Gremese Editore
Proposto da: Silvana Cirillo
Sinossi: Francesca, fotografa tormentata, e Flavia, pittrice di azulejos dal carattere solare, si incontrano per caso in una galleria d’arte a Venezia. Nonostante le differenze, le accomuna un senso profondo di solitudine e una fame d’amore che le spinge l’una verso l’altra. Tra gite in laguna e soggiorni a Lisbona, il loro rapporto si sviluppa in un intreccio di attrazione e tensione, fino a incrinarsi sotto il peso di un passato inquietante, segnato da una polaroid sbiadita e un tatuaggio a forma di farfalla.
In bilico tra noir e romanzo psicologico, Il tatuaggio della farfalla di Attilio Piovano si addentra nei chiaroscuri dell’animo umano, conducendo il lettore in un crescendo di ossessione e sgomento fino a un epilogo sconvolgente. Proposto al Premio Strega 2025, il romanzo si distingue per la scrittura elegante e la raffinata esplorazione delle emozioni e dei non detti.
Commento: tra noir e romanzo psicologico mi intriga… come si sviluppa questo rapporto?
Autore: Giuseppe Procaccini
Titolo: Porte di vetro. Novelle intrecciate e tre intermezzi
Casa editrice: Nemapress
Proposto da: Sergio Santoro
Sinossi: Nel condominio di Porte di vetro, le vite dei residenti si intrecciano in un mosaico di destini, segreti e speranze che si riflettono attraverso le simboliche porte trasparenti. Leopoldo, l’amministratore, osserva e collega le storie dei vari inquilini, diventando un catalizzatore di vicende umane e un ponte tra il quotidiano e l’introspezione.
Giuseppe Procaccini, forte della sua lunga carriera ai vertici della Polizia di Stato, offre un affresco vivido dell’animo umano, trasformando episodi di vita ordinaria in ritratti di profonde verità esistenziali. Tra pathos e ironia, il romanzo invita il lettore a guardare oltre le apparenze, esplorando le fragilità e le scelte che definiscono ogni esistenza. Proposto al Premio Strega 2025, Porte di vetro si distingue per la sua capacità di trasformare il condominio in un microcosmo universale, specchio delle dinamiche umane.
Commento: purtroppo non suscita in me alcun interesse.
Autore: Natale Antonio Rossi
Titolo: La riga infinita. Romanzo dei romanzi
Casa editrice: Bertoni
Proposto da: Nicola Bottiglieri
Sinossi: Un romanzo senza inizio né fine, fatto di 178 racconti brevissimi e spazi vuoti da riempire: questo è il progetto letterario proposto da Nicola Bottiglieri al Premio Strega 2025. Ispirandosi alla rapidità calviniana, il libro sfida i confini della narrazione tradizionale, lasciando al lettore la libertà di scegliere il percorso di lettura e persino di completare la storia.
Tra frammenti che esplodono come tessere di un mosaico e parole essenziali che racchiudono un'energia formidabile, l'opera invita a un gioco di immaginazione unico. Un'esperienza di lettura liquida e interattiva, in cui il confine tra autore e lettore si assottiglia, dando vita a una letteratura potenziale e aperta.
Commento: non so, sono titubante.
Autore: Carmelo Sardo
Titolo: Le notti senza memoria
Casa editrice: Bibliotheka Edizioni
Proposto da: Angelo Piero Cappello
Sinossi: Un amore ossessivo che si alimenta nei sogni e si sgretola nella realtà: nel suo ultimo segmento di vita, Carlo ripercorre la passione travolgente per Nora, donna enigmatica che non ha mai smesso di amare. Mentre la vita lo porta lontano, fino a Milano, i suoi sogni continuano a riportarlo a lei. Ma sarà un incidente a sconvolgere tutto, rivelandogli una verità capace di riscrivere l’intera sua esistenza.
Con una prosa fluida, arricchita da sfumature dialettali, Carmelo Sardo costruisce un romanzo dove sogno e realtà si fondono e si confondono, dando vita a una narrazione intensa e avvolgente, capace di intrappolare il lettore nelle trame di un amore mai davvero vissuto.
Commento: potrebbe essere interessante. Vediamo se entra in dozzina.
Autore: Massimiliano Scudeletti
Titolo: La laguna del disincanto
Casa editrice: Arkadia
Proposto da: Giovanni Pacchiano
Sinossi: Un thriller cupo e avvincente che affonda le radici negli incubi dell'infanzia e nelle ombre del Dark Web. Alessandro Onofri, reporter disilluso, si ritrova coinvolto in un’indagine inquietante quando scopre che le foto di alcuni bambini traumatizzati circolano nelle oscure bacheche di Silk Road. Tra maestri dai macabri rituali, antiche credenze e il coinvolgimento delle alte sfere dell’Interpol, il confine tra realtà e incubo si assottiglia sempre di più. Per arrivare alla verità, Alessandro dovrà affrontare i fantasmi del proprio passato e immergersi in un mondo dove il male si annida nella rete e nel cuore degli uomini.
Con una scrittura asciutta e incalzante, Scudeletti costruisce un noir che è anche un ritratto inquietante del nostro tempo, in cui il potere del denaro e l’uso distorto di internet trasformano le peggiori fantasie in realtà. Un romanzo che lascia il lettore con il fiato sospeso e molte domande sulla natura stessa del male.
Commento: molto interessante. Ma quanti libri editi Arkadia hanno candidato quest’anno?
Autore: Sonia Serazzi
Titolo: Una luce abbondante
Casa editrice: Rubbettino
Proposto da: Romana Petri
Sinossi: Una fiaba intensa e poetica, dove la fragilità si trasforma in forza e la bellezza fiorisce nei luoghi più inattesi. A Sacravento, tre bambini vecchi – Francabbù, Sarsì e Marsol – crescono tra corpi difettosi, giochi di biglie e onde pronte a sollevarsi. Con loro, due genitori imperfetti ma giusti, Silverio e Marinzaina, e suor Teresa di Cristo e basta, una donna sicura della propria diversità.
Sonia Serazzi intreccia esistenze luminose in una narrazione limpida e vibrante, dove il dolore si fa maestoso e la generosità è un movimento incessante. Una luce abbondante è un romanzo che non insegue trame, ma disegna anime, restituendo con delicatezza il senso più profondo della vita: cadere, rialzarsi e continuare a credere.
Commento: purtroppo non suscita in me alcun interesse.
Autore: Hilary Tiscione
Titolo: Setole
Casa editrice: Alessandro Polidoro Editore
Proposto da: Filippo Bologna
Sinossi: Un'estate sospesa in una villa dimenticata, tra acque immobili e desideri torbidi. Setole di Hilary Tiscione è un romanzo ipnotico, denso di immagini sensoriali e tensioni sotterranee. Lena, adolescente inquieta, si muove tra la piscina e il giardino lussureggiante, mentre la madre Mira affoga il suo malessere tra sonniferi e alcol. Attorno a loro gravitano Cino, il giardiniere silenzioso, e Rocco, il giovane manovale che diventa il vertice di un ambiguo triangolo del desiderio.
Su questa Itaca tropicale aleggia l’assenza di Al, musicista smarrito e padre di Lena, figura mitica e inafferrabile. Con una scrittura asciutta e visiva, un ritmo che alterna accelerazioni e sospensioni, Setole trascina il lettore in una narrazione avvolgente, dove la luce accecante si scontra con profonde ombre interiori. Un romanzo dal fascino cinematografico, capace di catturare ogni vibrazione dell’animo.
Commento: purtroppo non suscita in me alcun interesse.
Autore: Cecilia Tosi
Titolo: Maremma perestrojka
Casa editrice: Round Robin Editrice
Proposto da: Luciana Castellina
Sinossi: Nel 1989 il mondo cambia, e con esso Cecilia, 11 anni, che si affaccia all’adolescenza tra le mura di una famiglia ingombrante e le prime esperienze fuori casa. Maremma Perestrojka di Cecilia Tosi è un racconto ironico e autentico di un’epoca che si sgretola, visto dagli occhi di una bambina non più bambina.
Cecilia cresce tra una madre forte e ideologica, un padre distante e un fratello più amato di quanto sembri. Mentre la Storia irrompe nei telegiornali e nelle discussioni degli adulti, la sua vita quotidiana è fatta di scuola media, amicizie, primi turbamenti e gelatina per capelli, condannata con fermezza materna come "tutta colpa di Craxi". Con uno sguardo schietto e affettuoso, il romanzo cattura il passaggio dall’infanzia all’adolescenza in un’Italia distratta dal benessere e dalla tv commerciale, restituendo con nostalgia e leggerezza un pezzo di storia personale e collettiva.
Commento: purtroppo non suscita in me alcun interesse.
Autore: Nicoletta Verna
Titolo: I giorni di vetro
Casa editrice: Einaudi
Proposto da: Elena Stancanelli
Sinossi: Redenta nasce il giorno del delitto Matteotti, e da allora la sua vita sembra intrecciarsi con la Storia. Considerata una iettatrice a Castrocaro, cresce in un mondo di violenza – il fascismo, la guerra, la sopraffazione – senza mai perdere la sua resilienza. Con la sua «gamba matta» segnata dalla polio, aspetta invano Bruno, l’amico d’infanzia che le aveva promesso amore, e sopravvive al matrimonio con il sadico gerarca Vetro. Il suo destino si lega a quello di Iris, partigiana dal passato misterioso.
Ne I giorni di Vetro, Nicoletta Verna racconta con una voce potente e visionaria la fragilità e la speranza umana di fronte alla brutalità della Storia, in un romanzo che non abbandona il lettore fino all’ultima riga: “Sono io. Sono viva”.
Commento: ho sentito tanto parlare di questo libro, tuttavia non sono sicura rientri nelle mie corde.
Autore: Annamaria Zizza
Titolo: La dolciera siciliana
Casa editrice: Marlin
Proposto da: Marcello Fois
Sinossi: Ambientato nel XVIII secolo tra Sicilia e Lombardia, La dolciera siciliana di Annamaria Zizza racconta la storia di Maria, un’orfana che fugge dal Reclusorio di Modica e, dopo una violenza brutale, trova rifugio presso il medico Tommaso Campailla. Qui scopre il suo talento per l’arte dolciaria, ma la sifilide lasciata dallo stupro segna il suo destino. Costretta a reinventarsi, si trasferisce a Catania, dove lavora per i Valguarnera e incrocia la strada del poeta Giuseppe Ripetti.
In una narrazione ricca e intensa, il romanzo esplora il coraggio di una donna che sfida il pregiudizio e l’emarginazione, in una società che fatica a riconoscere il valore femminile fuori dagli schemi. Con un linguaggio raffinato e una storia appassionante, La dolciera siciliana avvolge il lettore nel profumo dei dolci siciliani e nelle contraddizioni di un’epoca, restituendo il ritratto di una protagonista indimenticabile.
Commento: purtroppo non suscita in me alcun interesse.
E con questi titoli dovrebbe davvero essere tutto! Ribadisco il mio pronostico su Bajani, ma ora tocca a voi: fatemi sapere il vostro.
Quali sono i titoli che più vi ispirano? Ce n’è qualcuno che leggerete a prescindere dall’esito del concorso?
Aspetto i vostri commenti!
Appuntamento a martedì 15 aprile per scoprire la dozzina!
Alla
prossima,
I.
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