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Pet Sematary

 

Pet Sematary

Stephen King

425 pagine

Sperling & Kupfer

1983

4/5


La storia ruota attorno alla famiglia Creed, composta dal medico Louis, a cui è stato proposto di lavorare nell'infermeria di un campus studentesco. Rachel, sua moglie con la quale ha 2 figli: Gage e Eileen detta 'Ellie', insieme al loro gatto, Winston Churchill detto Church. 

La coppia protagonista mi ricorda tanto quella di Shining: i due litigano per banali incomprensioni e i genitori di lei non lo sopportano. 

Appena trasferiti, conoscono gli anziani vicini Judson 'Jud' Crandall e sua moglie Norma. Louis e Jud diventano  presto amici e legheranno sempre di più nel corso del romanzo. 

Ambientato negli anni '80nella piccola cittadina (fittizia) di Ludlow, nel Maine. La vicenda si sviluppa intorno al cimitero degli animali, situato nel bosco vicino alla casa dei Creed, e all'autostrada che corre nei pressi, fonte di pericolo e tragedia. Jud mette subito in guardia i Creed sul pericolo che l'autostrada rappresenta a causa di auto e camion che sfrecciano a tutta velocità. Primo di una serie di avvisi iniziali per Louis e per il lettore. In più c'è questa usanza tutta americana per cui i cancelli non esistono e il giardino è separato dalla strada solo dal marciapiede. 

I libri dello zio Steve li leggo sempre con piacere, ha la capacità di farti empatizzare con i personaggi e di calarti nell'atmosfera di tranquillità, amicizia e solidarietà che quasi ti dispiace che la trama debba prendere forma. 

Certo, di cose strane ne succedono parecchie già dall'inizio: è come se in ballo ci fossero due forze, come in The Stand, una del bene che cerca di mandare segnali di avviso al protagonista e tenerlo fuori dai guai; mentre un'altra vuole la sua anima e cerca di attirarla al cimitero facendogli succedere mille cose.
Prima fra tutte la morte di uno studente, Victor Pascow, il quale, dopo la morte, avverte Louis di non attraversare il bosco. Questo è il secondo avviso che il bene cerca di inviare alla famiglia e in particolare a Louis. Ma, ciò che una persona può razionalmente rifiutarsi di fare quando cosciente, non può evitarla altrettanto saggiamente durante il sonno e dunque Louis, forse sognando, forse in dormiveglia o da sonnambulo, non si sa, si fa una prima  passeggiata notturna al cimitero.

«Non andare oltre, dottore, per quanto tu ne senta il bisogno. La barriera non è fatta per essere abbattuta. Ricorda questo: c'è più potere qui di quanto tu sappia. È antico e sempre inquieto. Ricordalo.»

Poi succede il primo vero incidente - perché le forze del male non possono accontentarsi di una visitina innocente - e dunque la strada miete la sua prima vittima: Church. è un guaio perché Ellie gli era molto affezionata e quindi - forse ancora una volta agiscono le forze del male - Jud accompagna Lou al cimitero e il gatto (non più Church?) torna a casa. Ho trovato molto scortese riportare in vita il proprio gatto, disturbare il suo sonno eterno e poi trattarlo come un appestato solo per un pochino di odore di cadavere. Anche io, al posto di Church, mi sarei parecchio indignata.

Prima con Poltergeist (1982) poi con Pet Sematary (1983), registi e autori ci avvertono di stare lontani dai cimiteri dei nativi americani.
E infatti questo strano cimitero è intriso di una strana energia, che ti cattura e ti fa entrare in un vortice di follia pur di “sfamarsi”.

«Siamo sull'orlo di quella che i Micmac chiamavano la Palude del Piccolo Dio. I mercanti di pellicce che l'attraversavano la chiamavano invece Pantano del Morto, e la maggior parte di quelli che l'attraversavano una volta e ne uscivano vivi, poi non ci tornavano più.»

«Questo era il loro luogo di sepoltura», spiegò Jud. «Ti ho portato quassù perché tu potessi seppellire qui il gatto di Ellie. I micmac non facevano distinzione, sai. Seppellivano gli animali insieme con i padroni.»
Il gatto è inquietante, certo, però è solo un preludio al vero horror che è il ritorno di Gage. Da quel momento in poi si scivola completamente nella follia. Questo romanzo è un vero incubo ma credo che qualunque genitore nei panni di Louis si sarebbe tranquillamente lasciato andare. 

Church entrò nella stanza, si fermò, esaminò la situazione con i suoi vividi occhi verdi. Balzò silenziosamente sul davanzale della finestra e parve mettersi a dormire. Ellie gli lanciò un'occhiata e aggrottò la fronte, il che sembrò a Louis incredibilmente strano. Di solito Ellie guardava Church con un'espressione d'amore talmente sciocca da fare quasi pena.

Si parla tanto di morte e di lutto, della sofferenza che l’accompagna; con un occhio speciale, come sempre, ai bambini. Sono in grado di affrontare una perdita? A quale età? È meglio edulcorare la realtà o cogliere l’occasione per impartirgli una prima lezione sulla vita?

Rachel ha subito un trauma legato a sua sorella Zelda quando era bambina per cui ora ha un totale rifiuto della morte. Il che non è per niente sano. Louis ceca di proteggere sua figlia dalla sofferenza che deriva dalla perdita del suo amico peloso compiendo un gesto che si ripercuoterà su tutta la famiglia. 

Spesso chi è vittima di una lunga malattia si trasforma in un mostro sgradevole e pieno di pretese. L'idea del paziente che sopporta santamente le sue pene è soltanto una finzione letteraria. Prim'ancora che il decubito attacchi un malato costretto a rimanere a letto, quel malato — lui o lei, è lo stesso — ha già cominciato a diffondere intorno a sé la disperazione. Chi soffre non può farci niente, ma questo non migliora la sorte dei poveretti che devono occuparsene.»

L'accettazione della morte è infatti il tema centrale: passare attraverso i 5 stati del lutto, affrontare il dolore per poi trovare una strada per andare avanti è fondamentale. Sono semplicemente meravigliata dalla capacità così profonda e concreta che ha King nel trattare temi sensibili come quello della malattia e della morte.

Per me King resta un autore altamente sottovalutato.

"Pet Sematary" è una lettura coinvolgente che mette in luce la maestria di King nel trattare temi sensibili con profondità e sensibilità. La storia, ispirata a "The Monkey's Paw", si distingue per la sua capacità di scavare nelle profondità dell'animo umano e di far emergere le paure più profonde.

Esistono diverse copertine del libro, una delle quali credo riprenda la locandina del film del 2019, che io non ho visto e mi dicono sia meglio non vedere, che mi faceva pensare a dei bambini protagonisti della storia, come se fossero i bambini a interagire con il cimitero. Ecco, da questo punto di vista le mie aspettative sono state deluse. Non ho idea se si tratti di modifiche messe in scena nel film. In caso, fatemi sapere.

La storia contiene un fondo di realtà. Owen in quel periodo rischiò la vita giocando vicino a una strada molto trafficata e il gatto della figlia (Naomi) di Stephen King morì in quella stessa strada. Lei scrisse una frase per lui nello stesso stile di quelle riportate sulle lapidi in Pet Sematary: “Smucky, he was obedient”. King commentò così: “He was a cat. He wasn’t f-ing obedient!”


Incipit:

1

Louis Creed, che aveva perso il padre a tre anni e non aveva mai conosciuto i nonni, non si aspettava di trovare un padre quand'era ormai alle soglie della mezza età, eppure andò proprio così... sebbene egli chiamasse quell'uomo un amico, com'è logico che faccia un adulto quando l'incontro con l'uomo adatto a fargli da padre arriva relativamente tardi nella vita. Conobbe quell'uomo la sera in cui lui, sua moglie e i loro due bambini si trasferirono nella casa di Ludlow, una grande casa bianca dalle strutture in legno. Winston Churchill traslocò con loro. Church era il gatto della piccola Eileen. Il comitato per le ricerche, all'università, si era mosso lentamente; trovare un alloggio che consentisse di fare il pendolare casa-ateneo era stato allucinante; quando finalmente furono in prossimità del punto dove lui era convinto che si trovasse la casa — i punti di riferimento sono tutti esatti...

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