Cari lettori,
È doveroso premettere che ho acquistato questo volume lo scorso dicembre, quando ancora non ero a conoscenza delle controversie legali e delle accuse che hanno recentemente coinvolto l’autore, Neil Gaiman. Preciso inoltre che, non riuscendo a separare completamente l’autore dalla sua opera, questo sarà per me l’ultimo volume che leggerò e recensirò.
Potete trovare l'altro post dedicato ai primi due volumi, Preludes and Nocturnes e The Doll’s House, proprio qui sul blog.
Anche questo terzo volume, Dream Country, l’ho letto in inglese. Si tratta di quattro storie indipendenti, molto diverse tra loro, che esplorano temi come la libertà, la creazione artistica e la fragilità dell’identità.
📜 Calliope – Calliope è una figura della mitologia greca, musa della poesia epica. In questo universo Calliope, madre di Orfeo avuto con il nostro Morfeo, musa ispiratrice, si trova imprigionata da tempo da uno scrittore di successo che la cede a un altro autore in crisi, il quale la violenta ripetutamente.
🐾 A Dream of a Thousand Cats – In un cimitero si svolge un grande raduno: mille gatti si ritrovano per ascoltare la storia di una gatta siamese e del suo micetto, ucciso dai suoi umani perché nato da un accoppiamento con un comune gatto randagio.
🎭 A Midsummer Night’s Dream – Forse non tutti sanno che, in questo mondo, è stato Morfeo a commissionare a Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate. In questo capitolo assistiamo alla prima rappresentazione, davanti a un pubblico d’eccezione: i cittadini di Faerie, tra cui Titania, Auberon, Peaseblossom e Robin Goodfellow (Puck).
🪞 Façade – Urania “Rainie” Blackwell, meglio conosciuta come Element Girl, è una supereroina dell’universo DC Comics. Ora vive ritirata, conducendo un’esistenza modesta e solitaria, incapace di accettare il proprio aspetto “mostruoso”. Un giorno riceve una telefonata da una vecchia amica ed ex collega, che la invita a pranzo.
Sebbene le storie mi siano piaciute per intensità e originalità, ho apprezzato il volume meno dei precedenti, poiché manca un filo conduttore che le leghi tra loro.
Per quanto riguarda la serie televisiva, credo non si possa fare un paragone diretto: per motivi legati alle vicende di cui accennavo all’inizio, si è dovuto pensare a una chiusura diversa. Di queste quattro storie ritroviamo solo Sogno di una notte di mezza estate, come sempre ben trasposta. Non so se anche il resto della serie lo sia, ma nel complesso mi è piaciuta molto: il mito di Orfeo e Euridice, il personaggio di Delirium – pazzerella e dolce –, il nuovo Corinthian e Johanna Constantine.
Vi lascio immaginare il dolore del finale e, purtroppo, la poca affezione per Daniel. Mi manca ancora l’ultimo episodio, credo dedicato a Morte, uno dei miei personaggi preferiti dell’intera saga.
Ora una foto di quel figo di Barry Sloane (per chi ha visto Revenge sarà certamente stato un piacere ritrovarlo) che in questa seconda stagione interpreta Destruction
E così si conclude il mio viaggio. Fatemi sapere se siete tra i fortunati che hanno già letto l’intera saga e gli altri romanzi e fumetti di Gaiman, oppure se siete tra coloro che riescono a separare l’opera dal suo autore.
Sempre e per sempre, buone letture.
I.
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